No Comply

“Skate”, “skateboard”, “skeitare”, “skatepark”, “trick”, “”rampe”, “bowl”, sono solo alcuni vocaboli che identificano questo mondo. Ma cosa sta dietro a questi ragazzi che nei grandi agglomerati urbani vediamo sfrecciare e saltare?
L’intento on è quello di raccontare il fenomeno e le sue origini, ma cercare di dare uno sguardo a realtà che ci sono vicine come per esempio ASD NO COMPLY, un’associazione dilettantistica formata da skaters pisani nel 2010.
La mia guida in questo viaggio è Paolo, uno dei fondatori dell’associazione, colui che mi ha intodotto nel gruppo permettondomi di conoscere altri skaters, i loro posti di ritrovo, i loro raduni.
Ogni persona che ho conosciuto meriterebbe una storia a parte, ma purtroppo non ho avuto tutto questo tempo.
Penso di poter affermare che la passione e la voglio di libertà siano due motori trainanti che stanno alla base di tutto.
Ho scoperto però anche aneddoti simpatici, rituali scaramantici, regole non scritte che però vengono rispettate da tutti.
Gli spazi che ho visitato sono completamente aperti  e autogestiti da tutti, nel senso che ogni skater si sente la responsabilità di mantenere quel luogo in maniera che possa essere usufruito anche dagli altri.
Lo skate da noi è “fatto in casa”, infatti molti degli skaters conosciuti hanno contribuito alla realizzazione degli skatepark che sono presenti a Pisa.
La cosa che più mi ha colpito è che lo skate non ha confini: spesso in questi skatepark ho trovato ragazzi che venivano da altre città o da altre regioni.
Concludendo, non so se agli skaters piaccia definire la loro “disciplina” uno sport, io al termine di questo viaggio penso che sia un mix in cui sono racchiuse più cose che vanno dall’attività fisica alla musica, dalla fotografia al video, dall’allenamento al sacrificio; credo dia una sorte di stile di vita, sicuramente è aggregazione ed adrenalina pura!

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